Tre Cime di Lavaredo e le GALLERIE del Monte Paterno – Lunedì 19 giugno 2023

Le Tre Cime di Lavaredo sono forse tra le montagne più iconiche e conosciute al mondo, luogo da sempre avvolto tra miti e leggende. Simbolo delle Dolomiti, nel 2009 insieme ad altre cime sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’ⓊⓃⒺⓈⒸⓄ. Sono formate principalmente da tre imponenti obelischi di roccia calcarea originatosi 270 milioni di anni fa: al centro la Cima Grande che con i suoi 2999 m è anche la più elevata; salita per la prima volta in 2 ore e 55 minuti, il 21 agosto 1869 dalla Guida Franz Innerkofler di Sesto e dagli austriaci, il Viennese Paul Grohmann e Peter Salcher di Luggau. Dieci anni dopo, nel 1879 viene raggiunta anche la cima Occidentale a 2973 m, a opera di Michl Innerkofler con Georg Ploner di Carbonin. Il 25 luglio 1881 impiegando 1 ora e 35 minuti dalla base i fratelli Michl e Hans Innerkofler raggiungono a 2857 m la Cima Piccola, considerata allora la più difficile delle tre. Michl a riprova delle difficoltà incontrate, dichiarò che nessuna cima poteva essere peggio della Cima Piccola. Nel settembre del 1874 Anna Ploner, una giovane di 21 anni scalata sotto la protezione delle esperte guide alpine Michl Innerkofler e Luigi Orsolina di Auronzo, fu la prima donna ad ammirare il panorama dalla vetta della Cima Grande. Nel 1907 vengo anche filmate per la prima volta, l’autore del documentario inglese Frank Ormiston-Smith; le definirà: “the greatest show of the world”. Nel 1933 la conquista della ripida e strapiombante parete nord della Cima Grande che fino ad allora sembrava impossibile riuscì, in 3 giorni e 2 notti, ai forti alpinisti Emilio Comici e ai fratelli Giovanni e Angelo Dimai; e poi tedeschi, inglesi ecc.. inizia così l’epopea ancora in atto delle scalate alle Tre Cime. Oggi nomi come la “Superdirettissima” detta anche “Sachsenweg”, “Punta Frida” il celebre VI grado dello “Spigolo giallo” evocano in chi mastica un minimo in materia, immagini di alpinismo eroico che risuonano ancora oggi in “echi” immortali. Le Tre Cime di Lavaredo sono inoltre uno scrigno naturalistico di particolare pregio e sono inserite all’interno dell’omonimo 𝒫𝒶𝓇𝒸ℴ 𝒩𝒶𝓉𝓊𝓇𝒶𝓁ℯ 3 𝒞𝒾𝓂ℯ che si estende su una superficie di oltre 11.600 ettari. Dal “classico” tour delle Tre Cime, faremo una breve variazione verso il rifugio Locatelli. Questo percorso ci consentirà di visitare la sorprendente opera di ingegneria militare delle Gallerie del Monte Paterno, che tra il 1915 e il 1917, con le Tre Cime di Lavaredo costituirono un fronte della Grande Guerra, tra gli italiani e gli austriaci. Ancora oggi sono ben visibili i resti di trincee, gallerie e baraccamenti. Con la nostra escursione di media difficoltà vedremo tutto questo e molto di più. Le Dolomiti ti aspettano.