L’Alta via degli Altipiani e i COLORI dell’AUTUNNO in ALTA QUOTA. Escursione guidata. Domenica 19 ottobre 2025 FOLIAGE
L’Alta via degli Altipiani e i COLORI dell’AUTUNNO in ALTA QUOTA. Escursione guidata.
Domenica 19 ottobre 2025, Altopiano di Asiago 7 Comuni
RITROVO: ore 9.00 presso Rifugio Larici da Alessio
DURATA ESCURSIONE: 4 ore
DIFFICOLTA’: ** media
DISLIVELLO: 450 m D+
DIFFICOLTA’: ** media
DISLIVELLO: 450 m D+
PRANZO: al sacco (si consiglia qualche snack) al termine per chi vuole possibilità di pranzo in rifugio (verso le 13.30/14.00)
SPOSTAMENTO: con mezzo proprio
SPOSTAMENTO: con mezzo proprio
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SVOLGIMENTO ESCURSIONE:
“L’autunno in montagna non è solo una stagione: è un’esperienza che ti resta addosso, come il profumo del legno, come il colore delle foglie che non dimentichi.”
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Alta Via degli Altipiani n. 11 è un itinerario escursionistico di circa 50 km che attraversa in quota l’Altopiano dei Sette Comuni, da ovest, Passo Vezzena (TN) fino a est, nella Piana di Marcesina ad Enego (VI). Il percorso si snoda lungo le creste più panoramiche e storicamente significative del massiccio, toccando cime come Mandriolo, Portule, Dodici e Ortigara. Tra pascoli, boschi e trincee della Grande Guerra, l’Alta Via offre un viaggio immersivo nella natura e nella memoria, con viste spettacolari e un profondo legame con la storia locale.
La nostra escursione ne percorrerà un significativo tratto di circa 11 km, verso una delle cime più alte dell’Altopiano di Asiago 7 Comuni: cima Mandriolo a 2049 metri di quota. È una delle vette più panoramiche della cresta settentrionale dell’Altopiano, con vista spettacolare sulla Valsugana, le Dolomiti di Brenta e il Lagorai. Camminare in montagna in autunno è come entrare in un dipinto che cambia a ogni passo. I larici si vestono di giallo, gli aceri esplodono in rosso, e l’aria frizzante porta con sé il profumo della terra che si prepara al riposo. L’escursione ad alta quota diventa un viaggio sensoriale: il crepitio delle foglie sotto gli scarponi, il silenzio ovattato che avvolge i crinali, il cielo terso che incornicia panorami mozzafiato e poi lassù, dove il vento racconta storie antiche e il tempo sembra fermarsi, si scopre il vero significato del camminare: non arrivare, ma vivere il “viaggio”. L’escursione, di particolare rilevanza naturalistica (ci troveremo a percorrere per un ampio tratto la linea di displuvio che separa Veneto e Trentino) lo è anche dal punto di vista storico: Al temine della III Guerra d’indipendenza nel 1966 la vetta segnava il confine di Stato e fu suddivisa in “Mandriolo italiano” e “Mandriolo austriaco”. Durante la Prima Guerra mondiale in tutta la zona erano acquartierate numerose truppe ( soldati italiani prima e poi dal 1916 austroungarici). Il sentiero che percorreremo si snoda tra pascoli, mughi e tratti rocciosi, presso la cima alcuni brevi punti esposti ma senza difficoltà tecniche rilevanti. Un vasto panorama, lungo la gran parte del percorso, appagherà di ogni fatica. sia durante il tragitto che sulla cima godremo di una panoramica perfetta per ammirare il foliage: larici dorati, abeti rossi e pascoli che si tingono di sfumature calde e vibranti.
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“Camminare in quota d’autunno è come attraversare un quadro che si dipinge da solo: ogni passo accende il bosco, ogni respiro sa di #montagna, #silenzio e #vento antico.”
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La nostra escursione ne percorrerà un significativo tratto di circa 11 km, verso una delle cime più alte dell’Altopiano di Asiago 7 Comuni: cima Mandriolo a 2049 metri di quota. È una delle vette più panoramiche della cresta settentrionale dell’Altopiano, con vista spettacolare sulla Valsugana, le Dolomiti di Brenta e il Lagorai. Camminare in montagna in autunno è come entrare in un dipinto che cambia a ogni passo. I larici si vestono di giallo, gli aceri esplodono in rosso, e l’aria frizzante porta con sé il profumo della terra che si prepara al riposo. L’escursione ad alta quota diventa un viaggio sensoriale: il crepitio delle foglie sotto gli scarponi, il silenzio ovattato che avvolge i crinali, il cielo terso che incornicia panorami mozzafiato e poi lassù, dove il vento racconta storie antiche e il tempo sembra fermarsi, si scopre il vero significato del camminare: non arrivare, ma vivere il “viaggio”. L’escursione, di particolare rilevanza naturalistica (ci troveremo a percorrere per un ampio tratto la linea di displuvio che separa Veneto e Trentino) lo è anche dal punto di vista storico: Al temine della III Guerra d’indipendenza nel 1966 la vetta segnava il confine di Stato e fu suddivisa in “Mandriolo italiano” e “Mandriolo austriaco”. Durante la Prima Guerra mondiale in tutta la zona erano acquartierate numerose truppe ( soldati italiani prima e poi dal 1916 austroungarici). Il sentiero che percorreremo si snoda tra pascoli, mughi e tratti rocciosi, presso la cima alcuni brevi punti esposti ma senza difficoltà tecniche rilevanti. Un vasto panorama, lungo la gran parte del percorso, appagherà di ogni fatica. sia durante il tragitto che sulla cima godremo di una panoramica perfetta per ammirare il foliage: larici dorati, abeti rossi e pascoli che si tingono di sfumature calde e vibranti.
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“Camminare in quota d’autunno è come attraversare un quadro che si dipinge da solo: ogni passo accende il bosco, ogni respiro sa di #montagna, #silenzio e #vento antico.”
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In collaborazione con l’Associazione “Siben Alte Komoine”, nata grazie alla passione, all’impegno e alla dedizione di un gruppo di volontari uniti dal desiderio di conservare e trasmettere la memoria dell’Altopiano di Asiago e dei 7 Comuni.
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COSTO ESCURSIONE:
– 25€ ADULTI
– 15€ Ragazzi fino ai 15 anni
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COSTO ESCURSIONE:
– 25€ ADULTI
– 15€ Ragazzi fino ai 15 anni
GUIDE:
– Filippo Menegatti
AMM e International Mountain Leader
– Filippo Menegatti
AMM e International Mountain Leader
Socio delegato Società Storica per la Guerra Bianca
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PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO LE 18.30 DEL GIORNO PRIMA
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MATERIALE OBBLIGATORIO:
– scarpe/scarponcini da trekking
– zaino
– vestiario adeguato al clima in montagna a oltre 2000 m
– almeno 1 litro d’acqua
– barrette energetiche o frutta secca
– scarpe/scarponcini da trekking
– zaino
– vestiario adeguato al clima in montagna a oltre 2000 m
– almeno 1 litro d’acqua
– barrette energetiche o frutta secca
si consiglia anche
– crema solare, berrettino, occhiali da sole
– crema solare, berrettino, occhiali da sole
– barrette energetiche o frutta secca (qualche snack)
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LETTURA DEL GRADO DI DIFFICOLTA’:
LETTURA DEL GRADO DI DIFFICOLTA’:
FACILE: L’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate e senza problemi di orientamento nei casi di nebbia o cattivo tempo. I dislivelli sono contenuti entro i 250-300 metri e la lunghezza dell’itinerario è compresa nelle tre ore. Si tratta di passeggiate un po’ lunghe che richiedono una scarpa sportiva da trekking, non necessariamente la pedula o lo scarpone.
FACILE/MEDIO: L’itinerario si svolge su strade forestali, sterrate o facili mulattiere sempre bene indicate. I dislivelli sono contenuti entro i 250-400 metri e la lunghezza dell’itinerario è compresa nelle 3 – 5 ORE. Si tratta di passeggiate un po’ lunghe che richiedono una scarpa sportiva da trekking o lo scarpone.
MEDIO: L’itinerario supera decisamente le tre ore, è più complesso, si svolge su sentiero con qualche salita o discesa impegnativa ma superabile senza il supporto di attrezzatura alpinistica. Il terreno può essere sconnesso o mancare di segnali. I dislivello massimo rimane comunque all’interno dei 400 metri.
MEDIO/IMPEGNATIVO: L’itinerario supera decisamente le tre ore, è complesso per il dislivello che può arrivare ai 700 metri o per la lunghezza di cammino fino a 6 ore, si svolge su sentiero con qualche salita o discesa impegnativa ma superabile senza il supporto di attrezzatura alpinistica. Il terreno può essere sconnesso o mancare di segnali.
IMPEGNATIVO: Sono itinerari che richiedono lunga esperienza, allenamento e forza fisica da parte di chi li percorre. È necessario sapersi muovere con perizia anche nei terreni pericolosi: ghiaioni, ripidi pendii o tratti scoscesi, macchia fitta, alta e senza riferimenti, passaggi in roccia, assenza di sorgenti. La difficoltà del terreno e la distanza dai punti d’appoggio richiedono una totale autonomia. Ove indicato vi può essere la necessità di portare al seguito materiale da bivacco come la tenda, sacco da bivacco, fornello, viveri, richiede allenamento, energia e forte motivazione.
CHI SIAMO – GUIDE ALTOPIANO
Noi “Guide Altopiano” siamo il primo gruppo di guide professionisti dell’altopiano. Siamo Guide locali che operano sul territorio dell’Altopiano dei Sette Comuni dal 2008. L’appartenenza al luogo da parte dei componenti del gruppo assicura una conoscenza intima delle mete proposte ed un approccio profondamente rispettoso verso l’ambiente e la sua storia. Le nostre Guide sono dei professionisti della montagna riconosciuti ed iscritti all’albo della Provincia di Vicenza; si propongono di accompagnare comitive di persone in escursioni e visite guidare sul territorio, come previsto dalla L.R. n.33 del 04/11/2002 e secondo le leggi degli albi professionali di cui fan parte.
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