GUIDE ALTOPIANO

PAROLE IN GUERRA: IL MONTE FIOR

ITINERARIO PAROLE IN GUERRA: IL MONTE FIOR

La “chiave” degli Altipiani – Resistere ad ogni costo

IL MONTE FIOR

SCHEDA TECNICA

DIFFICOLTÀ: Medio/Facile -variante impegnativa.

DISLIVELLO: 250 m D+ Variante imp. 700 m D+

TEMPO 4h (3h passeggiata) oppure variante 7h.

PERIODO Tarda primavera, estate, autunno. Possibilità con ciaspole ma raddoppiano i tempi e diventa di difficoltà impegnativa.

ACCESSIBILITÀ Ragazzi e adulti. Adatta a piccoli Gruppi.

Interessi del percorso

Storico

La nostra escursione letteraria sul Monte Fior può essere un viaggio affascinante attraverso la letteratura e la storia, senza però tralasciarne gli aspetti naturalistici di questa affascinante montagna, situata al centro dell’Altopiano di Asiago 7 Comuni.

Il Monte Fior tra tutti i teatri di battaglia delle Alpi, presenta una letteratura unica relativa agli scrittori della Grande Guerra: Emilio Lussu, Paolo Monelli, Leonardo Motzo, Fritz Weber e poi il nostro Mario Rigoni Stern. Lungo i sentieri e dentro le trincee, le molte presenti, vi racconteremo spezzoni di storia tratti dai diari dei reggimenti che qui hanno combattuto. Leggeremo brani scritti di prima mano dai protagonisti, da chi c’era e ha visto. Brani unici, intensi ricchi di sentimento, di coraggio, paura e speranza, li leggeremo li in quei posti dove, sotto il rombo delle artiglierie, prima di diventare un libro, sono stati “vissuti” e annotati su qualche foglio improvvisato, su qualche vecchia agenda o logoro diario.

Il Monte Fior e le Melette di Foza sono stati teatro di eventi cruciali durante la Prima Guerra Mondiale, in particolar modo nel giugno 1916 durante “L’offensiva di Primavera” e nel novembre/dicembre del 1917 dopo la ritirata in conseguenza alla “Rotta di Caporetto”; le cosi dette: “Battaglie delle Melette”.

Molti soldati di ambo i fronti in questi periodi hanno percorso questa terra e ne sono rimasti ispirati; sopravvissuti alla Guerra e divenuti scrittori hanno poi messo nero su bianco le pagine dei loro diari e i ricordi di quelle battaglie.

Tra questi:

Emilio Lussu, nel suo libro “Un anno sull’Altipiano” descrive le sue esperienze belliche sull’Altopiano, dal monte Fior, al Monte Zebio e al Valbella. Sul Monte Fior racconta dopo l’arsa guerra del Carso il primo incontro suo e della Brigata Sassari con la Guerra di Montagna, con il gelo e la neve e gli spaventosi proiettili da 30.5 cm Skoda sparati dagli obici austroungarici.

Vincenzo Rabito nelle sue memorie incluse in “Terra matta” ha narrato in maniera estremamente nitida quei tragici momenti visti con gli occhi di un siciliano:  “E quella matina, verso le 5, hanno dato la salto alla fortezza di Monte Fiore all‟improvviso, butano bombe in quelle trenceie come li diavole, che hanno fatto una carneficina, li artigliere che sparavino, sia li nostre e chelle suoi, che il Monte Fiore era deventato una vampa” […] “E la terra tutta tremava, e io e Ciampietro tremammo come tremava la terra, perché avemmo troppa paura.” […].

Questi scrittori “testimoni” degli episodi bellici avvenuti sul Monte Fior, hanno poi contribuito con le loro opere a dare una voce letteraria a questi luoghi, arricchendo la storia del Monte Fior con le loro personali e profonde riflessioni sulla guerra e sull’umanità. Le loro opere offrono una prospettiva unica e toccante sulla realtà della guerra e sulle esperienze vissute in queste montagne.

Per chi è interessato a “seguire” le orme degli scrittori di guerra, ma non solo, si può considerare un percorso che oltre le molte trincee, postazioni in caverna e vestigia della Grande Guerra, tocchi aspetti naturalistici come le famose   “Corone di Monte Fior”, un ambiente geologico suggestivo caratterizzato da formazioni rocciose e campi carreggiati, dove il possente affioramento di “rosso ammonitico” crea un paesaggio unico, una sorta di fiabesca “Città di Roccia”. La riflessione e il ricordo saranno inevitabili mentre si cammina tra queste verdeggianti alture, ora pacifiche, ma che un tempo purtroppo furono teatro di cruente battaglie.

Dalla cima del monte Fior a 1824 metri sul livello del mare si potrà godere di un panorama a 360°. nelle giornate limpide la vista potrà spaziare, su gran parte dell’Altopiano, sulle cime dolomitiche e i lontani rilievi appenninici, oltre che il mare Adriatico e la Laguna veneta. È un’esperienza unica che unisce natura, storia e letteratura, offrendo un modo unico di esplorare e comprendere il passato attraverso gli occhi di chi ha vissuto e raccontato questi luoghi.

Questa proposta può essere adattata a diversi percorsi, da quelli di media facilità a quelli più esigenti. Lasciati consigliare dalle nostre Guide il tragitto più idoneo per te o per il tuo gruppo.

Lo sapevi che:

Mario Rigoni Stern disse che: “Tra i libri sulla Prima Guerra Mondiale, Un Anno sull’Altipiano di Emilio Lussu è, per me, il più bello.”

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PHOTO GALLERY ITNERARIO MONTE FIOR e LE MELETTE DI FOZA

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